Oltre cinquemila srilankesi da tutta Italia e da altri paesi europei si sono riuniti a Lourdes per festeggiare la resurrezione di Gesù Cristo.
Il pellegrinaggio è iniziato il Venerdì Santo con la processione della Via Crucis presso la collina dello Espélugues. Successivamente i fedeli hanno recitato il Santo Rosario presso la grotta delle apparizioni per poi terminare la giornata con la possibilità di confessarsi.
Culmine di questo pellegrinaggio è stata la celebrazione eucaristica della Santa Pasqua nella basilica di Nostra Signora di Lourdes, presieduta da mons. Neville Perera, coordinatore nazionale per la pastorale dei srilankesi cattolici in Italia, e concelebrata da diversi cappellani etnici che operano in Italia.
Durante l’omelia mons. Perera ha indicato Gesù crocefisso, morto e risorto come simbolo di pace e di giustizia. «Il popolo srilankese da cinque anni a questa parte vive la Pasqua in maniera più viva dopo i terribili attacchi terroristici avvenuti durante la domenica di pasqua nel 2019 in Sri Lanka», ha detto mons. Perera. «Dobbiamo essere pazienti e continuare a pregare affinché giustizia sia fatta per le vittime».