Ieri papa Francesco ha voluto ricordare, al termine dell’Udienza Generale in piazza San Pietro, le violenze nello Sri Lanka e che sta vivendo anche una crisi economica aggravata dalla pandemia.
Un appello, quello del Papa importante per mons. Neville Joe Perera, coordinatore Migrantes per le comunità cattoliche srilankesi in Italia. “Lo scorso 25 aprile, nel nostro incontro a San Pietro con gli srilankesi in Italia, la nostra Conferenza Episcopale e alcuni vescovi italiani, il Papa – ha detto mons. Perera in una intervista alla Radio Vaticana – ha voluto parlare con noi, dei nostri problemi. Da quel momento sento che Francesco ha nel suo cuore il mio Paese, ama lo Sri Lanka. Attualmente la situazione sta peggiorando”.
Papa Francesco – ha aggiunto – ha “nel suo cuore noi srilankesi anche per quanto successo nel 2019, gli attentati di Pasqua che hanno causato la morte di 270 persone e il ferimento di cinquecento”. Gli srilankesi in Italia “sono molto preoccupati” per quanto sta avvenendo nel loro Paese: “temono che i loro parenti siano vittime di violenza. Chiedono che si combatta la corruzione, desiderano una nuova epoca. Questa è la situazione attuale dello Sri Lanka, la gente è stanca, vuole respirare un’aria nuova. Camminiamo insieme, con l’aiuto di vescovi, cardinali, monaci buddisti, monaci induisti, musulmani. Insieme possiamo creare, immaginare e costruire un nuovo Sri Lanka”. (migrantesonline)