FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Sussidio liturgico

Domenica 13 gennaio 2013 Giornata Mondiale delle MigrazioniMigrazioni: pellegrinaggio di Fede e di speranza Di Don Filippo Urso(Biblista, Docente Nuovo Testamento all’ISSR “R. Guardini” – Taranto)   La liturgia della Parola di Dio di questa Dome-nica 13 gennaio 2012 ha come tema la festa del Battesimo di Gesù.Nella prima lettura il profeta Isaia annuncia con gioia la fine della […]
13 Dicembre 2012
Domenica 13 gennaio 2013

 
Giornata Mondiale delle Migrazioni
Migrazioni: pellegrinaggio di Fede e di speranza
 
Di Don Filippo Urso
(Biblista, Docente Nuovo Testamento all’ISSR “R. Guardini” – Taranto)
 
 
 La liturgia della Parola di Dio di questa Dome-nica 13 gennaio 2012 ha come tema la festa del Battesimo di Gesù.Nella prima lettura il profeta Isaia annuncia con gioia la fine della schiavitù del popolo di Israele in Babilonia e il suo ritorno a Gerusalemme. Quello del profeta è un grido di gioia che con porta con sé un messaggio di grande speranza: la liberazione e il ritorno nella propria terra. Il tempo del castigo di Dio per i peccati del suo popolo è finito ed è iniziato il tempo della consolazione. Israele è quindi chiamato a uscire da Babilonia e ad intra-prendere un “camino di fede e di speranza”: è la fine delle sofferenze dell’esilio e il ritorno nella terra promessa. L’amicizia con Dio è stata ristabilita e Lui stesso sarà alla guida del Suo popolo. È ne-cessario però che – nel deserto che separa Babilonia da Gerusalemme – Israele prepari la via al Signore colmando le valli e abbassando i monti, cioè su-perando ogni tentazione di scoraggiamento e di pretesa orgogliosa di autosufficienza. La gioia incontenibile del popolo di Dio possiamo ancora oggi vederla nei volti di tantissimi uomini,donne e bambini che per varie ragioni vivono l’esperienza della migrazione come pellegrinaggio di fede e di speranza. È però una gioia unita a me-stizia e vergogna, soprattutto quando “appaiono più vittime che autori e responsabili della loro vi-cenda migratoria” (BENEDETTOXVI, Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2013);sembra anche una gioia vissuta furtivamente, perché forse non sono consapevoli che è un loro diritto fondamentale emigrare per una migliore realizza-zione della propria vita (cf. Gaudium et Spes, n.65). “Tuttavia, la sofferenza, l’enorme perdita e,volte un senso di alienazione di fronte al futuro incerto – scrive Benedetto XVI nel suo Messaggio –non distruggono il sogno di ricostruire, con speranza e coraggio, l’esistenza”, tanto più che la fede e la speranza formano un binomio inscindibile nel cuore di tantissimi migranti, così da giustificare la fatica del cammino.