Il Festival delle Migrazioni torna a Torino per la sua quarta edizione dal 27 settembre al 2 ottobre 2022, che anche quest’anno si snoda in vari luoghi della città, tra l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le sedi della Migrantes Torino e Valdocco e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora. Il tema della migrazioni, affrontato nelle sue possibili declinazioni, sarà al centro della sei giorni tra dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti.
Apre il festival Cecilia Sala, giornalista e autrice del podcast "Stories", attraverso il quale racconta una storia dal mondo ogni giorno, con un incontro sul rapporto tra guerra e informazione coordinato dal documentarista Davide Demichelis. Insieme a Emanuele Giordana, inviato di guerra, e Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, si traccerà una mappa dei conflitti aperti, e dimenticati. I cambiamenti climatici e la migrazione saranno al centro dell’appuntamento con Gabriele Proglio, autore e ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Il teatro si conferma vero e proprio cuore pulsante della kermesse: in scena, Alberto Boubakar Malanchino con il suo spettacolo "Sid – Fin qui tutto bene", la storia di un ragazzo in carcere che si allena come boxeur, mentre il performer Rasid Nikolic porterà a Torino "The Gipsy Marionettist". Sarà presente anche Francesca Farcomeni con il progetto teatrale Radio Ghetto, nato per raccontare in una modalità performativa l’esperienza vissuta all’interno dei ghetti dei braccianti agricoli. Spazio anche alla musica, con il concerto di Baba Sissoko.
Il festival dialoga anche con l’arte attraverso la mostra E coglieremo i saperi delle nostre resistenze, in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Si tratta della prima personale in Italia della peruviana Daniela Ortiz: dipinti, ricami e installazioni per raccontare le Resistenze delle donne nei luoghi post bellici e coloniali. Fondazione Sandretto ospiterà inoltre uno degli spettacoli in
programma.
Confermato anche in questa edizione un appuntamento molto amato dal pubblico del Festival delle Migrazioni, quello della Cena delle cittadinanze: una lunga tavolata nel cortile di San Pietro in Vincoli sarà l’occasione per condividere il cibo portato da casa o i piatti proposti dalle cucine dal mondo presenti al festival, vivendo l’emozione di una cena tutti insieme.
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