(5 febbraio 2018) - Nel mondo sono decine di milioni le persone che soffrono a causa della tratta, la maggioranza sono donne. Purtroppo negli ultimi anni si è osservato un aumentato preoccupante della percentuale di minori tra le vittime. È un fenomeno camaleontico, per cui è difficile stabilire con esattezza le sue dimensioni. La tratta di persone si sovrappone e si confonde con la migrazione clandestina, con lo sfruttamento lavorativo di stranieri impiegati in condizioni simili alla schiavitù, con le donne sfruttate sessualmente e con i matrimoni di convenienza.
Donne e minori sono i più esposti al rischio di tratta e sfruttamento in Europa e in Italia. I numeri a disposizione, ben lontani dal rendere la reale entità del fenomeno, per sua natura sommerso, indicano che questo risulta ben radicato anche nei paesi dellUnione Europea, dove secondo gli ultimi dati disponibili della Commissione Europea, risultano almeno 15.846 vittime accertate o presunte, di cui il 76% sono donne e il 15% minori (pari a 2.375), coinvolte soprattutto nella prostituzione forzata (67%) e nello sfruttamento lavorativo (21%) nei servizi domestici, nella ristorazione, in ambito agricolo, manifatturiero, edile.