«È stata veramente una visita che ci ha riempito di gioia. Abbiamo sentito concretamente la vicinanza dell’Italia che in questi giorni non ha mancato di esprimere solidarietà in tanti modi». Lo dice a www.migrantesonline.it don Marco Yaroslav Semehen, rettore della Basilica di Santa Sofia a Roma e direttore Migrantes dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia, dopo che questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha partecipato alla messa presieduta da don Semehen nella prima domenica di Quaresima.
Si tratta di un «grande segno di vicinanza. Siamo grati all’Italia e agli italiani: in questi giorni sono tanti i volontari che partecipano e aiutano nella raccolta e smistamento di medicine e viveri che arrivano qui da ogni parte della città e non solo». «Siamo grati – dice ancora don Semehen – anche a Papa Francesco per «il nuovo appello che ha rivolto questa mattina all’Angelus affinché prevalgono trattative di pace. È quello che chiedono tutti gli ucraini che vivono in Italia e non solo». La vicinanza del Papa è stata resa anche «molto concreta» con la visita, nei giorni scorsi, dell'Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, che «a nome del Santo Padre ha portato anche viveri e medicinali che noi abbiamo già inviato in Ucraina. Una vicinanza e una solidarietà concreta di papa Francesco e del presidente Mattarella».
La visita del presidente Mattarella – gli fa eco il presidente della Fondazione Migrantes, l’arcivescovo mons. Gian Carlo Perego – è stata «un segno di attenzione a tutte le 150 comunità cattoliche ucraine in Italia e un segno di riconoscenza per l’impegno negli aiuti umanitari oltre che della preghiera per il popolo ucraino».
Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica