FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un anno fa la tragedia di Lampedusa

(2 ottobre 2014) - Per evitare nuove tragedie: 'Occorre offrire ai disperati che fuggono dalle violazioni dei più elementari diritti umani, canali alternativi per entrare in Europa', ha dichiarato il direttore, padre gesuita Peter Balleis
2 Ottobre 2014
(2 ottobre 2014) - E’ passato un anno dalla strage al largo dell’isola di Lampedusa, dove morirono 368 eritrei: persone in cammino, persone in fuga, uomini, donne e bambini che avevano il diritto di essere accompagnati da una situazione di persecuzione e violenza a un luogo di pace, mentre hanno trovato la morte nel ‘nostro mare’. Papa Francesco ci ha fatto giustamente vergognare per essere stati incapaci di accompagnare e accogliere queste persone e famiglie.
A un anno di distanza, alla condivisione del dolore per i familiari che, grazie anche all’iniziativa del Ministero dell’Interno a cui collabora anche la Migrantes,  speriamo possano riconoscere tra i morti i propri cari, alla preghiera ecumenica e interreligiosa che si alzerà dalla chiesa  e dalla piazza di Lampedusa, presieduta dal card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti,  con la presenza del  Presidente della Migrantes, l’arcivescovo di Agrigento S. E. Mons. Francesco  Montenegro, si uniscono alcune preoccupazioni. (In allegato il comunicato completo Migrantes)

Comunicato stampa Migrantes

Il Papa incontra i familiari e i sopravvisuti

Appello dei Gesuiti

Il ricordo della tragedia