(20 aprile 2015) - Sembra ormai delinearsi in queste ore che la tragedia dellimbarcazione in viaggio dal Nord Africa (proveniente dalle coste egiziane o libiche) verso lEuropa, travolta dalle onde del Mediterraneo, si configura come la più grave strage degli ultimi anni nel Mediterraneo. Infatti, ai 950 morti dallinizio dellanno ad oggi, si sono aggiunti, secondo le tragiche conferme di queste ore, altre 700 vittime, che hanno perso la vita nel loro viaggio della speranza, in fuga da guerre disperazione. Le vittime sono uomini e donne come noi ha ricordato il S. Padre al Regina Caeli -: ragazzi, giovani e bambini, famiglie, persone cristiane e di altre religioni in fuga dalla guerra e dalla fame, mossi dalla disperazione. Parafrasando la costituzione apostolica Gaudium et spes, ripresa dal beato Paolo VI nellenciclica Populorum progressio, di fronte a queste ripetute tragedie nate da un contesto internazionale segnato da guerre e povertà, le nazioni sviluppate hanno lurgentissimo dovere di aiutare le nazioni in via di sviluppo (n.48). Un dovere di solidarietà che chiama in causa lEuropa, ma anche le potenze economiche del mondo, le organizzazioni internazionali come lONU, sollecitando tre azioni.
(in allegato il comunicato completo)
L'Amico del Popolo
Intervista al Card. Montenegro