FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

1955-2015. Gastarbeiter. Un viaggio lungo 60 anni

(15 dicembre 2015) - I lavoratori emigrati italiani, in Germania, a differenza di quelli provenienti da altri Paesi, si caratterizzano per un certo pendolarismo migratorio. A seguito della crisi economica nei Paesi affacciati sul Mediterraneo si riscontra un continuo aumento di persone che emigrano in cerca di lavoro
15 Dicembre 2015
(15 dicembre 2015) - Il 20 dicembre 1955 il ministro Federale del lavoro Anton Storch e il ministro italiano per gli Affari Esteri Martino firmarono a Roma l’Accordo fra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania per il reclutamento ed il collocamento di manodopera italiana nella Repubblica federale di Germania. Ebbe così inizio, dopo dieci anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, l’emigrazione di lavoratori provenienti particolarmente dal Sud dell’Italia che vennero subito impiegati specialmente nel Sud Ovest della Germania nel settore agricolo e in quello delle costruzioni di strade e ponti. Il trattato tra Italia e Germania sancì istituzionalmente quello che già da qualche anno avveniva: l’emigrazione verso la Germania e altri paesi europei di giovani italiani in cerca di lavoro. A quei primi emigrati ne seguirono migliaia di nuovi e poi arrivarono le famiglie, i matrimoni misti, i figli e le generazioni successive con storie di insuccessi e di successi, con rientri in Italia e residenze stabili in Germania.