(26 gennaio 2016) - Tra il 1939 e il 1945 vennero uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del nazionalsocialismo. La storia della deportazione e dello sterminio degli zingari è una storia dimenticata: ancora oggi la documentazione è frammentaria e lacunosa. Eppure la persecuzione degli zingari in epoca nazista è l'unica, oltre a quella ebraica, dettata da motivazioni esclusivamente razziali: proprio come gli ebrei, infatti, gli zingari furono perseguitati e uccisi in quanto «razza inferiore».
Porrajmos non è un termine molto noto, anche tra coloro che sono più attenti al dovere della memoria. Eppure è una delle parole del genocidio. Un altro modo per ritornare all'orrore dei lager, per provare a evocare ciò che è davvero successo. È il termine - traducibile come "grande divoramento" - con cui Rom e Sinti indicano lo sterminio del loro popolo sotto il nazismo.Ricordare che cosa è stato il Porrajmos è aggiungere un altro pezzo di memoria necessaria. Magari interrogandosi anche sui tanti ritardi e amnesie che certo non hanno aiutato una piena consapevolezza di questi eventi.
Primo Levi, nel racconto Lo zingaro, ambientato tra le baracche di Auschwitz, ci ha aiutato a ricordare il dramma di Grigo, giovane rom di 19 anni, tra coloro che vissero e morirono nel lager. Nel giorno della memoria, anche questanno il ricordo di tutte le vittime del genocidio razziale non può trascurare il genocidio delle persone e famiglie rom.....
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Eventi per non dimenticare
Olocausto dimenticato
Giornata della memoria - Villa Glori Roma
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Campi di concentramento in Italia